Homepage > Roma > Teatro Marcello Isola Tiberina Basilica di San Paolo EUR
Secondo Itinerario
All'inizio di via del Teatro di Marcello, a sinistra, si erge la roccia che si ritiene sia la Rupe Tarpea, dalla quale, si dice che sia precipitata la traditrice Tarpea e successivamente tutti gli atri traditori di Roma.
IlTeatro Marcello, recentemente restaurato è il solo teatro antico rimasto a Roma. Un nobile edificio, ideato da Giulio Cesare, ma eretto da Augusto nel 17 a.C. circa e dedicato a Marcello, figlio di sua sorella Ottavia, morto all'età di vent'anni immortalato dai versi di Virgilio. La struttura originaria del teatro ospitava tra i 15 e 20mila spettatori. Al fianco destro del Teatro di Marcello, si ergono tre colonne dei Templi di Apollo Sosiano e di Bellona che risalgono al IV-V sec. a.C. Alle loro spalle si trovano i ruderi del Portico di Ottavia, madre di Marcello, fatto erigere dal fratello Augusto.
Dal vicino lungotevere ci affacciamo sul Tevere e scorgiamo la caratteristicaIsola Tiberina, sulle rovine del celebre tempio di Esculapio, il Dio greco della medicina, meta un tempo di pellegrinaggio di malati.
Tornando sui nostri passi, a poca distanza dal portico d'Ottavia, vediamo la Sinagoga (1904) di stile babilonese, dalla grigia cupola di alluminio. Dietro né ilGhetto di Roma, quartiere dove gli Ebrei di Roma furono segregati dal'500 al XIX secolo, e dove tutt'ora molti israeliti mantengono in vita le loro tradizioni.
Visitiamo ora ilForo Boario , luogo di scambi e di mercato all'epoca dell'antica Roma, è stato un sito di grande importanza per le attività religiose e commerciali che vi si svolgevano fin dai tempi delle antiche comunità preromane. Continuando su via Petroselli incontriamo il Tempio, detto della Fortuna Virile identificato con il Tempio di Portnus, il Dio protettore del vicino porto fluviale e la Chiesa di San Giorgio in Velabro perché qui era la palude (=velabro).
Proseguendo incontriamo laBasilica di Santa Maria in Cosmedin all'interno del cui portico si conserva una maschera in marmo chiamataBocca della Verità: la leggenda dice che i bugiardi che mettono la mano in questa bocca ne escono monchi. Si tratta tuttavia di un chiusino in pietra a forma di mascherone fluviale della cloaca massima che sfociava nel Tevere a poca distanza.
Di fronte alla chiesa, c'è il bel tempio rotondo che la tradizione popolare intitola a Vesta, forse per la sua analogia col tempio omonimo del Foro.
LaPiramide di Caio Cestio, alla fine di via Marmorata, nel Medioevo era conosciuta come la tomba di Romolo. Fu eretta negli ultimi anni della repubblica per deporvi le ceneri di Caio Cestio,pretore, tribuno e settemviro degli epuloni, come è ricordato nelle due iscrizioni.
A circa due Km di distanza, sulla via Ostiense, sorge la Basilica di San Paolo fuori le mura, la più brillante fra le chiese di Roma eretta dove “l'Apostolo delle Genti” ebbe sepoltura. Fu l'Imperatore Costantino che per primo eresse la Basilica sopra la tomba di San Paolo. Questa splendida Basilica,una delle meraviglie del mondo, fu distrutta da un incendio nel 1823. Venne ricostruita nel 1854 sulle stesse fondamenta da Pio IX secondo l'antico disegno.
Procedendo su via Ostiense e quindi sulla via del Mare, dopo qualche chilometro, giungiamo all'EUR , quartiere residenziale, originariamente costruito per ospitare l'Esposizione Universale di Roma del 1942, che non ebbe poi luogo a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale.